sabato 29 marzo 2008

LA VITA AL CENTRO DELLA POLITICA

Il Movimento per la Vita non è un partito politico. Il nostro non essere esplicitamente schierati dipende dal fatto che consideriamo universale la battaglia per il diritto inalienabile alla vita dal concepimento alla morte naturale: non è una battaglia partitica, ma è, e non potrebbe non essere, una battaglia politica.

Il tentativo di escludere i temi della vita nascente e morente dal quadro politico italiano è semplicemente la logica conseguenza di quel pensiero che mira a fare dei valori e delle grandi scelte etiche nulla più che una questione personale del singolo individuo. Dunque, politicamente irrilevante.

Questa impostazione di fondo, oggi purtroppo molto diffusa, è però intrinsecamente sbagliata: nulla è più politico del diritto inviolabile alla vita.
Le definizioni di politica che sono state date si sprecano, ma sia che pensiamo ad Aristotele (politica è ciò che riguarda i cittadini ed i rapporti tra le città), ad Altusius (la politica è l’arte di consociare gli uomini) o a Max Weber (la politica è l’attività che influisce sul governo di un’associazione politica) ci troviamo sempre ad aver a che fare con degli esseri umani.
Non con numeri, forze fisiche o cavie da laboratorio. La politica riguarda noi, le persone, il nostro essere ed il nostro agire, i nostri rapporti interpersonali e la nostra capacità di associarci che è unica in natura. In sintesi, la politica riguarda la nostra vita.

E’ allora logico che la tutela della vita, specialmente nei suoi momenti di maggiore debolezza, trovi spazio nel quadro politico e, di riflesso, nella contesa partitica.
Come difensori della vita, come fautori di uno sviluppo umano che non possa prescindere dalla tutela dei più deboli ed anche come elettori abbiamo il diritto di sapere qual è la posizione dei rappresentati che ci accingiamo ad eleggere rispetto ai temi etici più caldi.

E’ proprio in questo senso che si muove il documento elaborato dal Movimento per la Vita in vista delle prossime elezioni, in cui si chiede a tutte le forze politiche di riconoscere normativamente il diritto alla vita dal concepimento alla morte naturale, di rivisitare la legge 194 rendendo manifesta la preferenza per la nascita, di difendere la legge 40 e di promuovere una “moratoria sull’aborto” sospendendo al contempo qualsiasi finanziamento alla ricerca sulle cellule staminali embrionali. Noi, a livello di movimento d’opinione e di cultura, abbiamo detto la nostra e fissato delle richieste che sono già il frutto di un’accurata mediazione (la legge 194, ad esempio, continua a non piacerci per nulla). Ora la parola passa alla politica ed ai politici, sperano che l’importanza della battaglia per la vita riesca a superare le logiche di mero interesse partitico ed elettorale.

Un consenso partitico vasto almeno su questi punti sarebbe davvero importante: non si tratterebbe della vittoria di un partito o di un movimento, ma semplicemente di una vittoria dell’uomo contro la barbarie dell’eugenetica e dello scientismo.

Federico Trombetta

MARCIA PER LA VITA

Sabato 19 gennaio. Ore 03.00. Sveglia! Dopo cinque minuti di stordimento in cui mi chiedo cosa ci faccio sveglio a quell’ora realizzo cosa mi attende nella giornata: Parigi!

Una tazza di caffè ciclopica e sono in macchina, direzione Malpensa. Il tempo di trovarmi con Simona del Movit della cattolica di Milano e siamo in aeroporto. Ci troviamo lì con Diego e Filippo, due amici di Cremona e.. si parte!

Insieme ad altri ragazzi da tutte le parti d’Italia, una trentina in tutto, abbiamo preso letteralmente al volo l’occasione di andare a Parigi. Che c’è a Parigi oltre alla città, la Torre Eiffel, i musei e le parigine? Che domanda, c’è la Marche pour la Vie!!

Le associazioni pro life francesi hanno organizzato, come è tradizione da qualche anno a questa parte, una marcia per il centro di Parigi per dire basta alla legge che da ormai trent’anni ha legalizzato in Francia l’aborto e hanno invitato anche noi italiani a marciare con loro.
Eccoci!

All’arrivo la città è grigia, il tempo non promette granchè, speriamo che non piova.
Ci troviamo con Natalia di Busto Arsizio e dopo non molto arriviamo all’ostello di destinazione. Appena arrivati mi chiedo: “e Leo???”. Leo naturalmente è Leo Pergamo, responsabile nazionale dei giovani del Movimento per la Vita. L’avevo salutato la sera prima in Stazione Centrale a Milano, io andandomene con una borsa piena di cappellini e bandiere da portare in aereo e lui restando con 39 di febbre e il colorito di un albino, aspettando che il suo treno per Parigi arrivasse. Stoico! “sarà arrivato???”. Per fortuna sì, e quasi quasi ha anche un colorito rosato!
Ci troviamo anche con Lisa Pittino, responsabile di noi giovani della Lombardia, e dopo un pesantissimo pranzo a base di croque monsieur partiamo per un tour della città.

Giro stupendo, palazzi, la Senna, Notre Dame, Torre Eiffel. Le poche ore di sonno però iniziano a farsi sentire, rientriamo in ostello dove alla sera verranno a trovarci dei ragazzi pro life francesi.
Eccoli, un aperitivo e iniziamo a presentarci e confrontarci, con Lisa che ci fa da interprete e guida. Sono in gamba, ma parlare con loro è un’occasione per riscoprire quanto è importante avere un’organizzazione come la nostra, una struttura che permette di tenersi in contatto, di far girare informazioni. In Francia non c’è un solo Movimento pro life, ci sono diverse associazioni che per l’occasione della marcia riuniscono le energie e sfilano assieme.

L’aperitivo è una buona occasione anche per pensare progetti comuni per il futuro, la battaglia culturale per la Vita sarà sempre più europea. Alla fine salutiamo i francesi, il giorno dopo avranno parecchio da fare con l’organizzazione, e andiamo a fare un giro nei quartieri latini della città.

Domenica 20 gennaio. Il giorno della Marcia!
La strada fatta in giro per la città il giorno prima si fa sentire, e a qualcuno fanno male i piedi. Andiamo a Messa, pranzo e poi c’è il ritrovo a Place de la Republique, da dove partirà la marcia.
Lo ammetto, temevo fosse un po’ un flop.. che bello sbagliarsi!

È pieno di gente, giovani, meno giovani e un sacco di bambini! Ci sono striscioni, bandiere, palloncini, musica. Lisa è sul camion che saluta i francesi da parte di noi italiani. Io, Diego e Filippo ci mettiamo le magliette colorate del MpV, ma visto che fa freddo sotto ci teniamo le giacche: il risultato è che sembriamo tre omini Michelin pro life e coloratissimi!

Tutti pronti, con bandiere e cappellini, e si parte! Siamo così colorati che i francesi fanno mettere noi italiani ad aprire la marcia, dietro li sentiamo cantare e scandire il ritornello “30 ans ça suffit! en marche pour la Vie!” Che più o meno suona così: dopo 30 anni basta! In marcia per la Vita!
Mentre passiamo la gente ci guarda un po’ stupita, qualcuno dalle finestre ci grida cose che anche senza capirle non sembrano molto simpatiche, ma certo non rovinano il clima stupendo della marcia. Sul camion c’è anche una ragazza che è venuta a trovarci la sera prima all’ostello. Diceva che sarebbe stata più tranquilla degli altri anni (perché questa volta ha il pancione) ma a vederla non sembra!

Alla fine arriviamo alla piazza di destinazione, gli organizzatori salutano e inizia ad avvicinarsi l’ora del rientro. Ci salutiamo anche fra noi e ognuno va a prendere il mezzo che lo riporterà a casa.

Alla fine arriviamo in aeroporto, qualche ritardo per la nebbia. Siamo stanchi, sono stati due giorni ad altissima densità, belli e vissuti insieme con amici che non si riesce a vedere spesso.
Si torna a casa, ma mi rimane molto da elaborare, e il gusto di due giorni vissuti così mi resterà a lungo.


Le pagelle.

Parigi: voto 9,5
Città stupenda, grande, con palazzi bellissimi ovunque e quell’aria che ti mette la voglia di girarla a piedi. Mezzo voto in meno per la cucina che non tutti hanno apprezzato. Magica!

Italiani: voto 10
Poche ore di sonno ma abbiamo girato un sacco e alla marcia sbandieravamo manco fossimo stati al Palio di Siena! Ci siamo destreggiati nella metropolitana labirintica e siamo anche sopravvissuti alla pesantezza atomica dell’untissima cucina parigina. Impavidi!

Un voto a parte meritano
Lisa&Leo: voto 10+

Lisa si muove nella città come se ci fosse nata, sempre pronta a dare indicazioni su dove andare e come. Ci permette di dialogare con i francesi traducendoci tutto e alla sera ci guida nella vita dei quartieri latini! A notte fatta trascina chi si regge ancora in piedi anche a bere una birra. Parigina!

Leo ci mette il cuore e si fa un viaggio notturno con febbrone pur di non mancare! All’aperitivo coi francesi non si fa scappare un’occasione per pensare già a progetti comuni e collaborazioni. Qualche ora di riposo e il giorno dopo sfida l’influenza marciando con noi. Monumentale!

La Marcia per la Vita: voto 20.000
Tanti erano i partecipanti che hanno sfilato per il centro di Parigi per ricordare ai francesi che la Vita va difesa dal concepimento alla morte naturale. E per ricordare a noi che in Italia e in Europa la battaglia per la Cultura della Vita la si vince stando uniti. Vitale!

Francesco Elli - responsabile MpV Como