mercoledì 13 gennaio 2010

EUGENETICA ANCHE IN ITALIA

IL TRIBUNALE DI SALERNO HA DECISO: EUGENETICA ANCHE IN ITALIA!


Sei un disabile? Inizia a preoccuparti. Perchè un tribunale italiano ha riconosciuto non solo un presunto "diritto a procreare" (che naturalmente si affianca al diritto ad eliminare il frutto della procreazione se non è gradito), ma anche un diritto al figlio sano.

"Che c'è di male?", si starà forse chiedendo qualche incauto lettore. Tutti vorremmo figli sani e, se possibile, vorremmo anche che evitassero di ricevere le malattie ereditarie di cui i genitori sono portatori. E su questo, naturalmente, non v'è dubbio alcuno.

Il problema del caso specifico di Salerno però è un altro. Il tribunale ha deciso, in aperta violazione della legge 40/2004 (ma se i tribunali violano le leggi in che mondo viviamo?), che una coppia portatrice di una grave malattia ereditaria può non solo accedere alle tecniche di procreazione medicalmente assistita, ma anche selezionare gli embrioni da impiantare perchè se così non fosse "il diritto alla salute dei soggetti coinvolti sarebbe leso".

Forse è bene ricordare che, in pratica, il giudice campano ha consentito alla coppia di creare un numero imprecisato di embrioni umani, quindi di esseri umani a tutti gli effetti, di selezionare quello/quelli non affetti dalla malattia e di buttare via gli altri.

Ovvero, il tribunale ha stabilito che alcuni - i sani - hanno diritto di vivere. E che altri - i malati - possono essere sacrificati in nome di un presunto "diritto alla procreazione".

Notato il paradosso? Da una parte si riconosce il diritto a procreare, cioè a generare una nuova vita. E dall'altra si fa presente che, se per qualche motivo questa nuova vita non è gradita, diventa tranquillamente eliminabile, come un qualsiasi rifiuto.

Il tutto, ovviamente, andando contro una legge dello Stato. Ah no, non si può dire così. Bisogna essere più politically correct: l'eugenetica viene introdotta in Italia "interpretando" una legge dello Stato. E naturalmente non si può nemmeno dire che è per lo meno curioso che una legge nata per evitare le derive eugenetiche sia così "interpretabile" da farle dire esattamente il contrario.

A questo punto, come ha chiesto il sottosegretario Roccella, forse sarebbe il caso di scoprire le carte. Dicano, questi signori, che stanno introducendo l'eugenetica. Dicano che vogliono che il debole soccomba sempre e comunque contro il più forte. Dicano che vogliono "eliminare" le malattie eliminando i malati.

E' così che muore la democrazia. Tra gli scroscianti applausi di chi non capisce che ridurre al rango di rifiuti uomini troppo piccoli e deboli per potersi difendere è solo il primo passo verso la negazione della dignità umana di qualunque soggetto debole o diverso.

FT

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