lunedì 15 novembre 2010

MELAZZINI SU "VIENI VIA CON ME"

Melazzini: «Saviano e Fazio ascoltino 

anche chi vuole vivere»

FONTE: www.tempi.it

Il presidente dell'Aisla Mario Melazzini: «Questa società di benpensanti crede che la disabilità non sia conciliabile con una vita degna di essere vissuta. Se daranno voce solo a una parte saranno scorretti e antidemocratici»

di lg
«Ci sono migliaia di persone che vivono in condizioni simili a quelle di Englaro e Welby e gridano di essere sostenuti e aiutati. Ma non vengono ascoltati. Se davvero a Vieni via con me, e il condizionale è d'obbligo, venisse data voce solo alla sentenza della Corte di Cassazione, sarebbe scorretto e antidemocratico». Mario Melazzini, presidente dell'Aisla (Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica) e malato di Sla, da anni impegnato a viaggiare per l’Italia e a dare voce ai malati che vogliono vivere ed essere aiutati dallo Stato, ha commentato così a Tempi la possibilità che, come annunciato, durante la trasmissione condotta da Roberto Saviano e Fabio Fazio, venga letto un elenco su alcuni principi di diritto sanciti dalla Corte di Cassazione che nel 2008 decretò che l'alimentazione e l'idratazione di Eluana Englaro potevano essere legalmente sospese.

Dott. Melazzini, sembra che staserà verrà data voce solo a coloro che appoggiano l'eutanasia.
Se lo faranno, eviteranno ancora una volta di tenere conto di tutte le persone che, nelle stesse condizioni di Englaro e Welby, vogliono che venga riconosciuto il loro diritto alla vita. Se loro faranno conoscere solo una voce del coro, saranno scorretti e antidemocratici.

Che cosa dovrebbero fare?
Dovrebbero sentire anche l'altra parte, quella dei cittadini italiani che rispettano chi la pensa come Englaro o Welby, ma che vogliono portare all'attenzione di tutti le persone che versano in gravi condizioni di disabilità e salute ma vogliono vivere.

Perché i malati che vogliono vivere non vengono ascoltati?Oggi c'è una incredibile carenza di sensibilità verso queste persone che soffrono. Siamo in una società di benpensanti che crede che la condizione di disabilità non sia conciliabile con una vita degna di essere vissuta. Noi chiediamo che sia rispettato il diritto alla vita dei malati in così gravi condizione di salute, e che vengano aiutati. Sembra, invece, che solo la sentenza di Cassazione meriti supporto e spazio.


VIENI A INCONTRARE

MARIO MELAZZINI

VENERDI' 26 NOVEMBRE

ORE 16.00


AULA G.126 CARD. FERRARI

IN CATTOLICA

A MILANO


SEDE CENTRALE,


LARGO GEMELLI 1

Nessun commento: